Cuori d’oro e forchette d’argento. Così anni fa un noto giornale titolava un articolo sul Rotary Club, descritto come un’associazione elitaria il cui scopo sarebbe incontrarsi a cena con i propri pari e dedicare, incidentalmente, alla beneficenza una modesta parte delle proprie risorse. Difficile scrollarsi di dosso i luoghi comuni, anche perché, di solito, i luoghi comuni nascondono un fondo di verità. Ma i tempi sono cambiati. Per capirlo sarebbe bastato passare per il parco Cibotto di Rovigo la mattina di sabato 9 novembre o quella di domenica 10 novembre e vedere la presidente del nostro club, Laura Foralosso con un manipolo di soci, tutti in tuta di imbianchini e armati non di forchette d’argento ma di raschietti e pennelli, intenti a carteggiare, ridipingere panchine e tavoli da picnic, rimuovere le scritte vandaliche e ritinteggiare una cabina elettrica.
L’iniziativa, a cui il nostro club ha dato il proprio contributo attivo, era promossa dalla sezione di Rovigo dell’associazione Retake, una realtà presente in 50 città italiane, impegnata nella riqualificazione urbana e nella promozione di una cultura del rispetto per i beni comuni. Il doppio appuntamento del fine settimana, intitolato “Tre ore per la mia città “ ha coinvolto anche il locale gruppo scout. Una fatica di poche ore che però ha dato buoni frutti. Un risultato visibile è il parco attrezzato restituito alla comunità nella sua bellezza originaria. Altri risultati non meno importanti: la riscoperta dell’empatia e del divertimento che nascono dal lavorare insieme e infine il messaggio chiaro per i giovani e i meno giovani, che arriva non dalle solite prediche ma dal buon esempio. La nostra città è la nostra casa, e prendercene cura è anche nostra responsabilità. I ragazzi che hanno lavorato con noi con raschietti e pennelli l’hanno già capito. (m.ub.)